Due anni fa circa, nel periodo migliore a cavallo tra febbraio e marzo tagliai dei rami lunghi circa due metri di osage orange - maclura pomifera- in nome scientifico. Impaziente, cominciai subito a sgrossare i rami di questo fantastico legno dopo poche settimane dal taglio... e ovviamente si deformarono torcendosi in tutte le direzioni!
Feci passare ancora alcune settimane e scelto il paletto migliore mi decisi a proseguire il lavoro. Presentava una deformazione ad "esse" dal flettente superiore al flettente inferiore! andai fino in fondo e incurante dei consigli degli esperti mastri arcai presenti nella mia compagnia, decisi di rinforzare il dorso dell'arco con della tela di lino del tipo di quella utilizzata per le tele dei pittori.
La incollai con della colla poliuretanica monocomponente (tiene bene le sollecitazioni a flessione del legno) la tela di lino sul dorso dell'arco, schiacciandola e comprimendola con del cordino naturale.
Infine dopo aver messo un ringrosso in legno sulla parte centrale dell'impugnatura a contatto della mano e incollato tale inserto, vi nastrai un altro pezzo di tela di lino a fasciare la parte dell'impugnatura.
Ne è scaturito un arco di 67,5 pollici di lunghezza (da incavo della corda sul tips superiore a quello inferiore) di ben 44 libbre a 28 pollici di allungo; non male!
Per la finitura è stata utilizzata una cera epossidica all'acqua.
E' storto, ma spinge bene, e anche la tela incollata sul dorso incrementa la spinta e la flessibilità dei flettenti.
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